« Un grido senza appello » – Emmanuelle Borgnis Desbordes

© Pierre Buisseret – https://www.pierrebuisseret.com/

« Nell’epoca dell’Altro che non esiste i godimenti non si dispongono più nello stesso modo. Mancando la localizzazione in un Altro, si osserva un’adesione a comunità di godimento, ciascuna fondata su un modo di godere particolare. Il soggetto solitario, se non addirittura smarrito, vi trova talvolta una identità »[1]. Queste « comunità di solitari »[2] non sopportano più alcun interdetto interpretato come manifestazione autoritaria. Tutte le forme di autorità sono associate a un potere di dominio virile del quale è detentore un padre sempre sospettato di abuso[3]. Ma « fare del padre il bersaglio unico di una critica nei confronti dell’autoritarismo del potere [significa] prendersela con il padrone di turno per instaurare senza saperlo un nuovo padrone al potere, forse peggiore del primo »[4]. Così, nel tempo dei gender studies e del post #MeToo, sentiamo di nuovo uno slogan – « Abbasso il patriarcato ! » – grido senza appello. Dietro questo grido che ricusa, si ascolta l’estensione del dominio dei godimenti che non trovano più un freno e che, alla fine, regnano sovrani. Se l’epoca contemporanea, tenuto conto delle molteplici forme di dominio e di abuso, non ne può più del padre, dimentica che « Le mode d’existence du père tient au réel »[5], – père-version [pater-versione] – che apre a una possibile limitazione e sintomatizzazione, uno per uno.

Dietro la ricusazione di una figura imperativa c’è « la rivendicazione di un godimento supposto legittimo che risucchia il soggetto »[6]. Se Lacan ha potuto fare del Nome-del-Padre l’operatore della regolazione del godimento, oggi, nel tempo della « evaporazione del padre », le esigenze della pulsione si annodano in modo diverso con il corpo dell’Altro. « Nello smarrimento del nostro godimento, non resta [dunque] che l’Altro per situarlo, ma solo in quanto siamo separati da esso. »[7] Oggi, c’è disagio nella separazione, operazione che tuttavia permette da una parte di produrre il soggetto dell’inconscio e dall’altra di articolare il soggetto e l’oggetto. Negare, se non addirittura rigettare la separazione, produce una ricerca di soddisfacimenti dei più illusori e un’ascesa delle segregazioni. « L’idéal apparait toujours présent dans son exigence mais ne [traite] plus la jouissance »[8]. Esso lascia il soggetto alle prese con il godimento degli « Uni-tutti-soli ». L’analista partecipa grazie alla sua offerta e al suo atto a civilizzare il godimento e a produrre il soggetto[9]. Questa operazione civilizzatrice mira a ristabilire una dialettica, a sostenere un’alterità e a reinscrivere ciascuno in un legame sociale che non c’è più, a condizione di fondarsi su ciò che fa la differenza, cioè di elevarla alla più alta dignità : lavorare per ridefinire « la separazione dell’Uno del corpo che gode tutto solo e dell’Altro che parla »[10].

[1] Girard H., « L’égarement de notre jouissance », Hebdo Blog, n° 236, 2 mai 2021, disponibile su internet : https://www.hebdo-blog.fr/legarement-de-jouissance/. (Libera traduzione del traduttore)
[2] Quignard P., Sur l’idée d’une communauté de solitaires, Paris, Arléa, 2015. (Libera traduzione del traduttore)
[3] Cf. Leguil C., « Actualité de la psychanalyse. Critique du monopole de la jouissance légitime », Studio Lacan, n° 42, 28 janvier 2023, disponibile su internet : https://www.youtube.com/watch?v=qD-iwMv7z3A. (Libera traduzione del traduttore)
[4] Cosenza D., « Autoritarismi », Blog Nobodaddy di Pipol 11, testo di orientamento pubblicato il 26 febbraio 2023,.
[5] Lacan J., « Conférences et entretiens dans des universités nord-américaines », Scilicet, n° 6/7, 1976, p. 45, citato da Fajnwaks F., « La via del più-di-godere », Blog Nobodaddy di Pipol 11, testo di orientamento pubblicato il 10 febbraio 2023.
[6] Cf. Leguil C., op.cit. (Libera traduzione del traduttore).
[7] Lacan J., « Televisione », Altri scritti, Torino, Einaudi, 2013, p. 528.
[8] Laurent É., Miller J.-A, « L’orientation lacanienne. L’Autre qui n’existe pas et ses comités d’éthique », enseignement prononcé dans le cadre du département de psychanalyse de l’université Paris 8, cours du 4 décembre 1996, inedito.
[9] Cf. Miller J.-A., « Produrre il soggetto ? », I paradigmi del godimento, Roma, Astrolabio, 2001, p. 165-171.
[10] Cf. Sidon P., « Les substances de la jouissance : lectures du symptôme contemporain », enseignement de l’École de la Cause freudienne 2022-2023, séance du 4 octobre 2022, inedito. (Libera traduzione del traduttore)

Traduzione : Marianna Matteoni
Revisione : Ilaria Papandrea

Immagine : © Pierre Buisseret