Un mito di benevolenza contemporaneo – Félix Rueda

Les saisons 05-2016 de Joseph Witterulghe vue d'ensemble en paysage Parc de l'Abbaye de Forest, ch. de Bruxelles 1190 Forest

È in corso un mutamento accellerato nella civiltà, effetto dell’immissione della scienza nel mondo, che crea l’effetto di un « hayamos dejado atrás la época del malestar para entrar decididamente en la del impasse »[1]. Qui e altrove « si prepara la scienza col rettificare la posizione dell’etica »[2].

Un nuovo codice[3] si diffonde, calando nelle profondità del gusto dell’epoca. Viene condiviso e risuona in campi diversi. Per esempio, i significanti utilizzati dagli attivisti dell’emergenza climatica che denunciano una « civilizzazione che ha concepito il rapporto con la natura in termini di dominazione e depredazione, invece che di preservazione, cura e indipendenza »[4]. Dominazione, depredazione, sono significanti condivisi con la teoria di genere e la teoria razziale, di fronte a ideali come la cura e l’indipendenza, che appartengono a degli obiettivi da raggiungere.

Un esempio significativo che implica le barriere di segregazione sono i safe spaces, oggi abituali nelle università americane, dove gli studenti possono rifugiarsi dalle opinioni e espressioni che si scontrano con quelle proprie. Questo « movimento cerca in primo luogo il benessere emotivo […] sottolinea l’obiettivo di proteggere gli studenti dal danno psicologico »[5].

Sebbene in ogni tradizione esista il diritto a non essere offeso, la dimensione discorsiva è cambiata, prendendo come evidenza di una offesa qualsiasi condotta verbale considerata « inconveniente » relativa al sesso, razza, religione, nazione o handicap. Questa evidenza di carattere soggettivo, crea una zona indefinita tra legge e moralità e produce un ampio dibattito tra censura e libertà di parola[6]. Ciò che è soggettivo diventa politico, principio alla base dei movimenti woke.

A questo effetto segregativo causato dall’evaporazione del padre[7], Miller aggiunge : « non c’è soltanto un lato segregativo ; aggiungerei che troviamo anche un’aspirazione al bene universale, dove tutti ci parliamo con le buone maniere mettendo in fuga il mal-dire del nostro discorso »[8].

Questa aspirazione non cessa di fare parte del nuovo mito di benevolenza[9], fondato nella considerazione dell’ingiustizia distributiva in gioco in ogni differenza, specialmente nel binarismo uomini-donne[10]. Questo reca con sé la spinta alla giustizia e prende la forma di un nuovo imperativo che si presenta come categorico, a dispetto di ogni oggetto, il che è stato qualificato da Miller come l’ascolto senza interpretazione[11], producendo effetti di angoscia e autocensura al momento di metterlo in discussione pubblicamente.

Ciò che si incontra in un’analisi è che l’impossibile da sopportare, che anima la ribellione, è dentro di sé e può coincidere con il teatro intimo del fantasma[12]. In questo punto si incontra un godimento, un’invidia del godimento, gelosia-godimento[13],della quale conviene essere avvertiti se vogliamo ribellarci nella buona maniera.

[1] Miller J.-A., El Otro que no existe y sus comités de ética, Buenos Aires, Paidós, 2013, p. 15 [« abbiamo lasciato indietro l’epoca del disagio per entrare decisamente in quella dell’impasse », traduzione propria].
[2] Lacan J., « Kant con Sade », in Scritti, vol. II, a cura di Giacomo B. Contri, Einaudi, Torino, 2017,p. 764.
[3] Cf. « Translations from the Wokish » (Traducciones del Wokish), New discourses Pursuing the light of objective truth in subjective darkness (Nuevos discursos Persiguiendo la luz de la verdad objetiva en la oscuridad subjetiva), disponibile on-line: https://newdiscourses.com/translations-from-the-wokish/.
[4] Olabe A., Necesidad de una política para la tierra Emergencia climática en tiempos de confrontación, Barcelona, Galaxia Gutenberg, 2022, p. 238. [traduzione propria].
[5] Lukianoff G. y Haidt J., «The coddling of the american mind» (El mimo de la mente americana), Atlantic, settembre 2015, disponibile on-line: https://www.theatlantic.com/magazine/archive/2015/09/the-coddling-of-the-american-mind/399356/ [traduzione propria].
[6] Canto-Sperber M., Sauver la liberté d’expression (Salvar la libertad de expresión), Albin Michel, 2021.
[7] Lacan J.,« Nota sul padre e l’universalismo », in La psicoanalisi, n°33, Astrolabio, 2003.
[8] Miller J.-A., « L’ascolto con e senza interpretazione », in Lacan Web Televisión, 15 maggio 2021 in internet : https://www.youtube.com/watch?v=F56PprU6Jmk.
[9] Lacan J., « Kant con Sade », in Scritti, vol. II, op. cit., p. 764.
[10] Miller J-A., « Docile al trans », in In trans, a cura di Adele Succetti, Quodlibet, Macerata, 2022, p. 17.
[11] Miller J-A., « L’ascolto con e senza interpretazione », op. cit.
[12] Miller J.-A., « ¿ Cómo rebelarse ? », in Carretel, n 15, Bilbao, Grama, 2020, p. 93 [traduzione propria].
[13] Lacan J., Il Seminario, Libro XX, Ancora, Einaudi, Torino, 2011, p. 94.

Traduzione : Liliana Rodriguez Zambrano
Revisione : Laura Pacati

Imagine : © Geoffroy Mottart